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MELODRAMMA EROICO
MUSICA DEL MAESTRO
ESEGUITO
pìgli
ROMA
BIELLA TIPOGRAFIA SALV1UCCI
i836.
ARGOMENTO
3
In una spedizione sulle coste di Egitto sotto
Damiata nel tempo della 6 Crociata^ un corpo
di Cavalieri di Rodi oppresso dal numero dei
nemici dopo luminosi sforzi di valore rimase
tutto sul campo.
.Armando d'Or ville giovane Cavaliere di Pro-
venza era fra quei valorosi. Il sangue per-
duto per una ferita V aveva tratto da sensi; rin-
venuto alla vita non vide altro mezzo a sal-
varsi dalla schiavitù che vestirsi delle armi di
un Egizio estinto , e confuso fra nemici atten-
dere il momento di fuggire e rilevare intanto le
forze j ed i disegni degli Egizj. Sotto nome di
Elmireno ebbe occasione di segnalare il proprio
valore salvando la vita di Aladino Soldano di
Damiata. Divenutogli amico , fu da questi ammes-
so nell'interno della sua famiglia. Palmide figlia
del Soldano lo conobbe , e lo amò. Lontano dal-
la patria j e quasi senza speranza di più tornar-
vi, Armando j obliando la fede promessa a Fé-
li ci a nobile giovane di Provenza j si abbandonò
all' amore di Palmide. La istrusse nascostamen-
te de riti della sua fede j e contraendo con essa
segreto nodo j,n ebbe un figlio; ma V onore, la pa-
tria j i suoi falli erano sempre presenti al suo
cuore. A ladino conosciuto il reciproco affetto
degli amanti non attendeva che il ritorno di
Elmireno da gloriosa campagna per unirli. I Ca-
valieri di Rodi trattavano intanto del riscatto
de' prigionieri , ed offrivano anche la pace col
mezzo di un ambasciata spedita a Damiata.
L'azione comincia dall'arrivo delV ambasciata.
4
PERSONAGGI
ALADINO SOLDANO di Damiata
Signor Conte paolo fantaguzzi.
PALMI DE di lui figlia,
Signora elena franchi.
ADRIANO di Manfort Gran Maestro dell'Ordine
de' Cavalieri di Rodi,
Signor PIETRO CICERCHIA.
FELICIA Congiunta di Adriaco in abito virile ,
Signora Adelina henrik.
ARMANDO D'ORVILLE Cavaliere di Rodi sotto
nome di Elmireno ,
Signora clementina vaselli.
CORO
Emiri - Imani - Popolo
Egiziani
Cavalieri di Rodi
Schiavi Europei di varie nazioni.
/ versi virgolati si omettono.
5
DIRETTORE DELLA MUSICA
SIGNOR MAESTRO FILIPPO BORNIA
CORO
TENORI
Sigg- Angelini Pietro Sigg.
Archini Maestro Romualdo
Alari Maestro Domenico
Bargellini Carlo
Betti Alessandro
Cecconi Leonardo
Compagnoni Vincenzo
Compagnoni Felice
Capranica Marchese Do-
menico
Dandini Conte Francesco
Fidanza Pietro
Ferra Francesco Luigi
Fregiotti Pietro
Ferrante D. Fernando
Genoves Maestro Tommaso
Guglielmo Maestro D. Pa-
squale
Guerrieri Angelo
Jacobelli
Longhi Marchese Pietro
Moroni Carlo
Nobili Nemesio
Orsini Maestro Luigi
Petmeci Gio: Battista
Santini Luigi
Salvatori Luigi
Sozzi Pompeo
Terziani Maestro Gustavo
Testa Angelo
Viviani Luigi
BASSI
Ambrosini Maestro Pietro
Buzi Maestro
Bonoli Giuseppe
Balzer Pietro
Cacurri Cesare
Ciabatta Gio: Battista
Colini Filippo
Desantis Ignazio
Eutizj Leopoldo
Franchi Paolo
Fraticelli
GnaccheriniMaestro Achille
Jacoucci Publio
Longhi Marchese Giovanni
Maldura Filippo
Mola Pio
Nicolai Maestro Ottone
Orsini Stefano
Gori Crispino
Patriarca Ermete
Pinto Leonardo
Pellegrini Francesco Saverio
Quattrocchi Luigi
Quattrocchi Pietro
Ricci Conte Miniato
Read Macario
Riccardi Pacifico
Sardi Niccola
Servi Luigi
Skibicki Conte
Statuti Annibale
Spada Giuseppe
Tamberlicchi Giuseppe
Valletti Domenico
Vera Giulio
Vera Odoardo
Viviani Antonio
6
DIRETTORE DELL' ORCHESTRA
SIG. COMMENDATORE VINCENZO COSTAGUTI
ORCHESTRA
ARPA FLAUTI
Sigg. De Rócchis Maestra Marian-Sigg- Mazzoni Cesare A. F.
na A. F, Nicoletti Camillo
PRIMO DE' SECONDI
Del Nero Achille A. F.
CONCERTINO
De Filippi Conte FilippoA.F.
VIOLINI
Baratta Giovanni A. F.
Costagini Tommaso A. F.
Fantacchiotti Carlo A. F.
Ferrari Nicola A. F.
Francalucci Girolamo A. F.
Francalucci Nicola A. F.
Mangelli Conte Francesco
A. F.
Wacher Antonio A. F.
VIOLE
Croce Carlo
Martini Eugenio
VIOLONCELLI
OBOE
Fracassini Paolo
Migliorini Luigi A- F.
CLARINI
Crociani Luigi
Cursi Filippo A- F-
CORNI
Boschi Benedetto
Dell'Oro Gioacchino
Ferrantini Francesco
Scialò Vincenzo
TROMBE
Ferrantini Giacomo
Duranti Francesco
FAGOTTI
Giammartini Francesco AF.
Monconi Luciano A- F.
Bonanni Luigi A. F.
Costagini Pietro
Pacetti Michelangelo A.F.
Polidori A. F.
CONTRABASSI
Costaguti March. Luigi A.F.
Caraccini Filippo m
TROMBONI
Angelini Angelo
Settimo Gaspare
Taverni Giuseppe
TIMPANI
Podio Giuseppe
SCENA PRIMA
Vasto recinto nel Palazzo del Soldano
che conlina alla Spiaggia in vicinanza
del Porto.
Tutto è tranquillo : la notte ha ceduto all'aurora ; si
odono squilli di Tromba : i custodi vengono ad a-
prire agli Schiavi , i quali escono , alzano gli occhi
al Cielo , e ai propri lavori si accingono ed espri-
mono i loro voti, ed affetti nel seguente
Coro
Patria amata ! ah ! tu il primiero
De9 miei fervidi desiri ,
Fra catene , e fra sospiri ,
A te anela il mesto cor.
Fier destin ci rese schiavi ,
Mare immenso ci separa. . .
Ma tu ognor mi sei più cara 9
Tu mi sei presente ognor.
parte Cari oggetti del mio core
del Coro Più vedervi io non potrò !
Altra Fra i sospir di tristo amore
Qui penar , morir dovrò.
Altra Qni fra* ceppi il mio valore,
10 così languir vedrò ?
a parti Sposa!... Figli!... Patria!... Amici!...
Più vedervi non potrò !...
Da voi lunge morirò!...
Tutti Cessi ornai si acerba vita,
Cangi ornai sì orribil sorte,
O pietosa tronchi morte
11 mio barbaro dolor.
2
ATTO
SCENA ìli
Dal Palazzo vengono schiavi che recano doni7
indi Palmide.
Coro Ma già di Palmide gli schiavi avanzano
La regal vergine a noi già recasi,
Brillante raggio in sua beltà:
Consolatrice de9 nostri mali ,
Benefattrice d'egri mortali ,
Vieni , o beli' angelo della pietà.
Pai. I doni d'Elmireno
Io vi presento , Amici :
Con lui per gì' infelici
Divido Ja pietà.
( Or per me forse in seno
.Amor gli parlerà ).
Egli volò fra Tarmi ,
Espose i giorni suoi.
Ma il Ciel per me, per voi
Difenderlo saprà.
( A consolarmi poi
Amor lo guiderà.
Soave immagine di quel momento ,
A te sorridere il core io sento :
Accenti, e palpiti, sospiri , e giubbilo
L'amor più tenero confonderà).
SCENA IH.
Guardie dal Palazzo , indi Aladino
e i precedenti.
Una voce TI Soldano.
Coro Prostriamoci.
Pai. incontrando Ala. Oh Padre !
Ala. Il contento eh' io provo nel seno
Meco, o figlia, dividi in tal giorno,
Vincitore a noi torna Elmireno ,
Più nemici il mio regno non ha.
Trionfo apprestasi al vincitore.
Mercè ne merita la fé, il valore:
PRIMO
D'alloro il serto dalla tua mano
Ben più gradito a lui sarà.
Personaggi e Coro.
Dalle torri lontane segnale !
Un segnai più vicino risponde...
Un Vascello s'avanza sull' onde...
Dalla torre del porto una tromba !...
Altro suono dal forte rimbomba...
Già l'insegna si scorge di Rodi...
Ala* Ah di Rodi s'onorino i prodi ,
Che a ben degno rivai nel suo regno
Vengon pace ad offrire , e amistà.
Coro Pace ! Oh speme ! E pur vero sarà !
Pai. e Ala. Vincitore a questo petto
Ci . > l'eroe diletto !
Stringerò . m{
Ah ! maggior di quel eh' io sento
Un contento non si dà.
Pers c Coro Concenti bellici all' aure echeggino :
L'eroe festeggino , il vincitor.
E a suon belligeri s'alternin teneri
Di pace i Cantici , gl' inni d'amor.
Ala. „ Ah ! sì tutti i miei voti
„ In si bel dì vedrò compili ornai
„ E saran paghi o figlia i tuoi. L'affetto
„ Puro innocente che tu serbi in petto
„ Per Elmireno
Pai. ( turbandosi ) „ ( Oh Dio !
Ala. „ Non arrossir, io già conobbi. In mio
„ Core ne giubilai
„ E già il nodo felice io destinai
SCENA IV.
Armando con seguito , e detti.
j
Ann. Cinto d'allori ècco ritorno a voi,
Son qui vincitrici
Quelle schiere Signor che a me fidasti.
Tutto de' prodi tuoi cesse al valore
E distrutti y dispersi
IO ATTO
I nemici sparir come la polve
Dè lor deserti : ornai
Chinar la fronte audace :
Pace imploraro , io lor dettai la pace ,
E fortunato il viucitor si tiene
Se di favor solo un sorriso ottiene.
Ala. Vieni giovine Eroe
Al seno d'amistà. Tutti compiesti
1 miei cenni , i miei voti ; In si bel giorno
Tutto sperar ti lice
Arm. Ah ! Signore
Pai. ( Ah ! mio cor reggi )
Ala. Felice
Io ti bramo. Ora vien la man d'amore ,
Coroni in te la fedeltà il valore.
Arm. Cara mano dell' amore
Io ti bacio , e son felice
Se mercè sperar mi lice
Io la spero dall' amor
Coro Fortunato vincitore
Godi il premio del valore
Porge allori a te la gloria
Mirti , e rose t'offre amor.
Arm. Regna all' ombra degli allori
E de' figli tuoi nel core ,
A te sacro è il mio valore
Di mia fede il bel candor
Coro Fortunato vincitore ec.
Ann. Ah ! Non v'è non v'è trionfo
Al mio cor più lusinghiero
D'un ardor così sincero
Del sorriso dell'amor
SCENA V.
Porto di Damiata : Navi di varie Nazioni.
Trono da un lato : il popolo accorre aW approdar
del Vascello.
Coro Vedi il legno , che in vaga sembianza.
Mollemente sul Nilo si avanza
Ci porla la pace.
PRIMO
Spira un* aura leggera , soave ...
E Paura di pace.
L'onda mormora placida, e cheta,
Lieta bacia , accarezza la nave ,
Che porta la pace.
Il Vascello s'avvicina.
Echeggi d'intorno
Di pace l'accento:
Di gioja concento
Festeggi tal di.
E lieto sulP onda
Risponda così.
Sul finire del Coro approda il vascello , sul
quale si vede Adriano , Felicia in abito virile
Cavalieri ec.
Adr. Popoli delP Egitto ,
Valorosi guerrieri
Sul Nilo ecco di Rodi i Cavalieri
Non più vostri nemici ; assai finora
Già sull' opposta terra
Un ostinata guerra
Alternò stragi , e versò orror : la voce
Alzano or pace, e umanità: gli Eroi
L'udir mai sempre , e pace al vostro regno
Noi veniamo ad offrir : eccone il pegno.
Adriano discende col suo seguito.
Adr. Queste destre l'acciaro di morte
Contro voi già brandirò tremende,
E di Marte fra l'aspre vicende
Dividemmo la gloria , e gli allor.
Questa destra amistade vi stende
Della pace all' invito si ceda
Agli orrori la calma succeda
E di Marte ornai cessi il furor
Coro Quelle destre l'acciaro di morte
Contro noi già brandirò tremende
Or le nostre amistade vi stende ,
Si : di Marte ornai cessi il furor
Adr. Palpitò dolente sposa
Del Consorte al fier periglio
E tremò pel caro figlio
Mesta madre nel timor
12
AITO
Coro Bella pace renda ornai
Sposi e figli al sen d'amor
Adr. Geme ancora , e freme il core
Al pensjer di tanti orror
Rassicurata da' suoi timori , .
Non più turbata da tanti orrori
La terra ornai respirerà ;
Vedrà rinascere quei dì felici
Che uniano li popoli in nodi amici
Pace, concordia, e fedeltà.
Coro Non più turbata da tanti orrori
Lieta la terra respirerà.
SCENA Vii
Felicia, Adriano.
Fel. ,y Rispettabil congiunto or lascia eli' io
„ D'intorno a questo fatai suol vagando
„ Cerchi di lui che qui spirò, d'Armando,
„ Del dolce amico del mio cor, del tuo
„ Caro nipote
Adr. „ E sola tu vorrai
Fel. „ Quali le spoglie, ho il cuor virile il sai (paiate)
Adr. „ Vanne.
SCENA VII.
Armando e detto,
Ann. dal fondo. L'angustia mia ,
Questa smania è insoffribile. E quello
„ Un Cavalier „. Potessi
„ Almen saper,, ... oh ! come tremo!,, Ad esso...
(Ardir). Si cerchi.
Adr. scuotendosi. Del Soldano a noi
S'avanza un alto Emiro. Forse ...
Arni, accostandosi. A voi
Salute illustre Cavalier ...
Adr* colpito dalla voce... Gran Dio !...
Questa voce !...
Arni, vicino e riconoscendolo. Che veggo !
Adr. ravvisandolo. Egli !... Ann. Mio zio !
PRIMO 1 3
( Gel ! qual fulmine ) (*)
O Vuole abbracciarlo , e s'avvede dell9 abito
Saraceno ; si stacca da lui con fremito e sde-
gno.
Sciagurato ! Che lesti !
In quali spoglie !
Arm. ( Apriti , o terra ). Adr. Il figlio
Di mia Sorella ! Un Gavalier di Rodi \
Che orror ! perfido ! parla : e come !
Arm, Il caso
E la necessità ; ferito esangue
Rimasto sol de' miei compagni estinti ,
Le indossai per salvarmi.
Adr. severo. E abbandonasti
Le insegne dell' onor !
Arm. Io ne serbai
Fido ognora la spada
Adr. imperioso. Porgila.
Arm. incerto. Ma... Adr. Obbedisci.
Ann. con pena gli porge la spada. Eccola.
Adr. solennemente. In nome
Del nostr' ordine augusto \ io , Gran Maestro
Io riprendo a te, Armando , questa spada,
Che tu disonorasti ,
E ... la spezzo.
Arm. oppresso. Ah ! poi con vivacità rompendola.
Mi rendi
Rendi a me quell' acciaro.
Adr. E che pretendi ?
Va', già varcasti , indegno
Delle perfidie il segno :
Tradisti patria , onore ,
Scordasti la tua (e.
Ti lascio al tuo rossore ,
Fremo d'orror per te.
Arm. Ah ! dai rimorsi oppresso
Orrore ho di me stesso :
Perdona , oh Dio ! Terrore ,
Abbi pietà di me.
M' avvampa ancor nel core
Fiamma d'onor , di fé.
Adr. Vuoi meritar perdono ?
l4 ATTO
Arm. Posso aspirarvi ? Imponi.
Adr. Le insegne ree deponi.
Sappia Àladin qual sei.
Meco partir poi dei ...
Ann. Partir ! (oh cielo ! e Palmide!... )
Adr. Sposo a Felicia ornai ...
Ann. Io sposo di Felicia ! ...
Adr. Tu fremi? Di9... se mai ! ...
Trema... i tuoi giuri*..
Ann. disperato- Svenami...
Io tradii tutto.
Adr. Perfido!
E per chi mai ? ...
Arni. Non sai ...
Adr. Taci " Qua^ nuovo orror '
a 2
Adr
Arni.
Non sai qnale incantò
Quest'alma sorprese:
Colei che m'accese
Mortale non è.
Di grazie , e candore
Complesso celeste ,
Nel solo mio core
Trovava mercè ...
La misera or muore,
E muore per me.
Adr. Scegli dunque un cieco amore
Arm. marcato. Vincerò.
Adr. Virtude, onore...
Arm. Seguirò.
Adr. cava la sua spada. Su questa spada
Fu la spada di tuo padre ?
Or lo giura.
Arm. con trasporto. Ah ! porgi : eh' io
Or la baci. Padre mio !
Io te invoco ... per te giuro ...
Di te degno io tornerò.
Nel duolo , nel pianto
Tua madre gemeva :
Io seco piangeva ,
Ingrato per te.
E in seno all' amore
Tu intanto languivi
Tradivi l'onore ,
I voti , la fè.
Tua madre si muore ,
E muore per te.
a 2 II brando invitto
Del genitore ,
PRIMO
Il tu? valore
mio
Accenderà.
D'ogni nemico ,
D' ogni periglio ,
Con esso il figlio
Trionferà. partono.
SGENA Vili.
Boschetto come prima.
Felicia inoltrandosi lentamente.
„ Oh ! come tutto intorno
„ Novelli , vaghi interessanti oggetti
„ S'offrono a sguardi miei ! Cielo , natura 9
„ Arti , costumi , in queste
Spiagge un di sì famose , e sì funeste;
„ A tanti Eroi. Quai rimembranze amare ,
„ Lacrimevoli ! Il mio
„ Diletto Armando qui perdetti anch' io.
„ Ah? non dovea più rivederlo ! trista epensQsit*
SGENA IX.
Palmide con Mirva , e detta.
Pah „ Vieni
n Mirva gentil... tu alla gran festa ... oh Cielo !
„ Qnì lo straniero !
Fel. fissando il fanciullo ! „ Oh caro
„ Amabile fanciullo ! e quai sembianze!
„ Quel sorriso !... quel ciglio !...
„ E ... dolce illusion ! lo bacìa ed abbraccia.
Pai. agitala „ Vieni ... oh periglio !
Fel. „ Un istante... quel figlio ei m'interessa
„ Non sai quanto ! ei ricorda a me sembianze...
„ Le più adorate.
Pai. con interesse. „ E di chi mai ?...
Fel. „ Del mio ...
Caro fra tel.
Pai. vivamente. „ D'Armando Orville !...
3
i6
ATTO
FeL agitata. Gran Dio !
„ Lo conoscesti ? Pai. con passione. E quanto !
Fel. „ Lo piangeremo dunque insieme.
Pai. „ E se Armando vivesse !...
Fel. „ Vuoi lusingarmi !
Pai. timida. E se questo fanciullo !...
Fel. scossa. „ (Ciel!.- io già tremo ). Ebben?
Pai. „ Giura il segreto.
FeL ansiosa. Tel giuro. Or-., quel fanciul..
Pai. „ Figlio è d'Armando.
Fel. agitatissima. E... sua madre !
Pai. s'abbassa, e bacia Mirva. ,, Lo bacia.
Fel. con affanno, e forte.,. Oh! sventurata
„ Felicia! Pai. colpita. Tu Felicia! Destinata
„ Già ad Armando consorte !
„ Oh! noi miseri! Oh figlio! Infamia... morte
Ecco il nostro destin, con fierezza per partire
FeL con is forzo. „ ferma infelice
„ Tu sei madre , sperar viver ti lice.
Pai. amaramente. Sperar ?
FeL Si quel fanciullo
Sciolse i miei nodi e strinse i tuoi
Pai. Potrai
Tu a me cedere Armando ?
Scordarlo ?
FeL con sospiro. Io potrò cederlo ...
Scordarlo... oh Dio! non sò, tu non conosci
L'arte di quel amabil seduttore.
Giovinetta col cor della innocenza
Sotto il bel ciel della natia Provenza
Tenero trovatore
Ah ! l'ispirava amore
Odi coni' ei cantava a questo core.
Giovinetto Cavalier
Di bel giorno al tramontar
Colla Dea de' suoi pensier
Sotto salcio s'arrestar.
Tacque un pò ... su lei fissò
Poi lo sguardo , e sospirò.
La sua mano portò al core
E qui disse , qui vi è amor
Non, fidarti o giovin core
DelP accento dell' amor.
PRIMO
Pai. Ah conosco , conosco quegli accenti ,
Quel canto seduttor , sotto le mura
Del mio remoto Harem così cantava ,
Così chiedeva amor ... io già l'amava.
Cloe d'età nel beli' Aprii
Era giglio di candor ,
Sorrideva al suon gentile
In un tenero languor ;
Ma balzar quel cor sentì ;
Il suo tutto si agitò...
Un sospiro le sfuggì
Ei l'intese , e l'abbracciò
a 2 JNon fidarti o giovin core
Dei sospiri dell' amor.
SCENA X.
Armando, e detti.
Arni, di dentro, Non fidarti o giovin core
Dei sospiri dell'amor
Pai. Ah la sua voce oh Cielo , oh Ciel ...
Fel. che fai!
Palmide
Pai. Ah ! quel suo canto
Forse esprime l'addio
Del Cavalier ... ed io
Fel. Calmati attendi
Pai. Armando , Armando
Fel. per pietà sospendi
Arni, fuori. Tutto armato a lei venir
Vide un giorno il suo tesor.
Cara addio. ( con un sospir )
Son Crociato ... ( ei disse allor )
Cloe gelarsi il cor sentì ...
Ei la fredda man baciò ...
Su lei pianse, e disparì ...
Pai. Qual momento. E quei sospiri
Oh dolor !
a 2 Sorte spietata ! oh sventurata !
Quante pene!
Fel. Qual tormento ! Crudo martir.
Oh rossor !
T 8 ATTO
Barbaro fato ! mi manca il cor.
Quante pene !
a 3 Mai provare, o giovin cor
I martiri dell'amor.
Arm. /Or che far ! La fe !... l'onor ...
(Ah che l'addio sul labbro muor ...
ìE mai partir da lor potrò.
Pai. a 3 (Ella è qui : un dì Tannò.
JSe al primo amor Io rende ancor,
f Mi gela il cor crudo timor.
Fel. \Di parlar più cor non ho ...
Di un altra in sen chi un dì si amò
Questo è soffrir questo è dolor.
Le due donne. lo guardano con analoga espres-
sione: egli è combattuto e disperato fugga esse
lo seguono.
SCENA XL
Magnifico luogo nella Reggia: elevata
è nel prospetto una moschea , la cui porta
è chiusa.
Gran marcia , Emiri , guardie Palmide con Alma che
tiene Mirva per mano, e seguito di schiavi, e schia-
ve. Imam col velo nuziale \ mentre A ladino và al
trono con Palmide , defila il corteggio, e cantasi.
Coro d'Intani.
Gran Profeta là dal Cielo
Scendi ai riti protettor
Questo sacro argenteo velo
Simbol sia del tuo favor.
Dall' altro lato Cavalieri Adriano, e Fenicia.
Coro di Cavalieri.
Degli Eroi sul gran sentiero
Guida a noi con fede, e onore,
Bella gloria n'arde il core,
A noi sagra è l'amistà.
L'innocenza oppressa , offesa
Trova ognora in noi difesa
Nostra insegna sarà ognora
Gloria, fede, ed amistà.
PRIMO 19
Ala* Invitto , illustre Gran Maestro , prodi
Cavalieri di Rodi , omaggio , onore
Alla virtù , al valore
Sa rendere Aladin. Voi generosi
Pace ad offrirmi , ed amistà veniste ,
Io pace accetto ; „ e fia
Si nobile amistà la gloria mia.
Adr. Nemico ancor noi li ammirammo, ognora
Fra generosi cor si pregia e onora
Valor e lealtà.
Ala* Da questo istante
I Franchi schiavi miei liberi sono
„ Vedi quanto io ti pregio : a te li dono :
Adr* Tutti ì marcato
Ala. Si : tutti !
Fel. (Ah ! lo comprendo).
Adr. (c. s.) Questo
Fia gran giorno pe' franchi.
Pai. ( E a me funesto : )
Ala. Fia pur gran giorno pel mio regno. Sposo
A Palmide mia figlia il valoroso
Elmi reno oggi rendo ,
Un giovine guerrier , eh9 è già da un lustro,
Del mio trono sostegno.
L' amico del mio core
Ei fia mio successore. Or se ti piace ,
„ A sì bei nodi assisti : più felici
„ Saran sotto gli auspici del valore ,
„ Della virtù
Pai. ( Reggi , se puoi , mio core; )
Fel. ( Quale istante s'appressa ! )
Adr. „ Dolce a me fia. Già di veder anelo
„ Questo giovili Eroe :
Ala. Venga Elmireno. ad Osm.
SCENA XII.
Armando, in abito di Cavaliere di Ho di,
e i precedenti.
Ann. Più Elmireno non v'è. Mio zio !
si prostra avanti Adriano.
Ala. Che miro? colpito.
Adr. Dolce nipote !..• rialza Ann.
20
ATTO
Fel. Oli ! cjual cimento !
Ala. Oh tradimento! sorpresa e quadro analogo.
Pai. Jo spiro :
Ala. Elmireno !... fremente.
Arm. Me di Rodi
Cavalier conosci ormai :
A' tuoi sguardi io mi celai
Schiavo reo di cieco amor.
Alla voce mi destai
Del dovere , e dell' onor.
Ala. Adriano !... come sopra
Adr. A me nipote
D' eroi sangue ha nelle vene.
Spento già su queste arene
Io da un lustro il piansi ognor.
Sciolto ornai da sue catene
Di me degno il trovo ancor.
Ala. Oh ! chi amavi ! a Palmide
Pai. E hen l'ingrato
Sa di quanto amor l'amai.
Ei scordar non potrà mai
Come vinse questo cor.
Questo cor che a lui donai ,
Che abbandona nel dolor.
Ala. E fia ver ? Tu traditore
Tu! il mio amico! Oh! ti difendi :
Elmireno a me y deh rendi :
Perdonarti io posso ancor.
Sul mio trono meco ascendi ,
Sposo a lei, per man d'amor.
Arm. Nò : decisi y il debbo : addio deliberato
Pai. E potrai ?... affannosa*
Ala. Pensa... severo.
Arm. Pensai. come sopra.
Ala. Tu non sai !... fremente.
Arm. So il dover mio. come sopra*
Ala. Scegli ancora ... o i miei furori ...
contenendosi a stento.
Arm. So morir... intrepido.
Ala. Perfido! e mori... cava il pugnale.
Fel. che fra i Cavalieri osserva i movimenti di Ala-
dino , si slancia , mettendosi avanti d'Ar-
mando , e con tutta fermezza.
PRUNO 2/1
Ah ! t'arresta, „ Pria l'acciaro
„ Dei vibrar al petto mio.
Se di sangue hai tu desìo
Tutto il mio si verserà.
E per lui eh" è a me si caro
IJolce morte a me sarà.
Ala. Egli !... sorpreso*
Fel. E il mio ... fratel
Ala. Che mora. per ferirlo.
Pai. No ... trattenendo.
Fel. Tu pria. cava la spada.
Adr. Che fai? ad Ala, e Fel.
Pai. Pietà ! a tutti.
a 4 Sogni ridenti
Di pace , amor
Furo i contenti
Di questo cor.
XT , < - pace
Non v'e p.u [ede
tv7 amor
Non v e più ^ ^
r onor
Ala. Ite Superbi. Guidali , Ad Osm.
Osmino , al lor soggiorno:
All'ire mia s* involino,
Pria che risorga il giorno.
Quell'empio in atro carcere
Si serbi al mio furor.
Fel. E l'oserai? con impeto.
Arni. Son questi ad Ala.
Dunque i tuoi cenni estremi?
Ala. Sì chi m'insulta tremi
Adr. Di noi tu trema: guerra.
Ala. e /. Guerra , vendetta , orror.
Adr. e Coro. Guerra, terribil guerra.
Morte, vendetta , orror.
Ala. Và: tuoni ornai dal tempio
Ad ansimano che va alla moschea , e apre la
porta.
Quel bronzo formidabile
11 di cui suon terribile
Segno è di guerra ognor.
Due Imani staccano la grati bandiera , e la
«sventolano sulla porta.
2 2 ATTO
E voi spiegate il fulgido
Vessillo de* credenti.
Segnale ognor di gloria,
De9 perfidi terror.
Adr. Più sacra di vittoria ,
/ Cavalieri sventolano da lor Bandiera*
Più certa insegna è questa:
Già a fulminar s' appresta
Chi tradì fede, e onore.
Ala. Trema ...
Adr. Paventa ...
Pai. Ed io
Così ti oerdo !
Fel. Oli miseri ! abbracciandoli
Così lasciarvi ;
Arni. Addio ! con affanno staccandosene
Tutti.
Guai se tuona quel bronzo tremendo,
Che diffonde il segnale di guerra!...
Guai se il brando si snuda del forte!
Guai se spiega l'insegna di morte!
Allo scoppio di fulmine orrendo ,
Le sue furie P A verno disserra;
E già mille in sì atroce momento,
Crude smanie mi straziano il cor.
Movimento generale ■; i Cavalieri si riuniscono
attorno Armando. Osmino, gli Emiri circonda-
no Aladino Doppia marcia.
Adr. Ann. Alad. Palmide e Felicia
col Coro.
All'armi vi chiama Deh! cedi a chi t'ama:
La gloria , la fede : Rammenta la fede:
Vendetta vi chiede Pietate ti chiede
La patria, l'onor. Natura, ed amor.
Marciamo alla gloria, Oh! barbara gloria!
Trionfi il valor. Funesto valor!
Fine dcW Atto Primo.
23
SCENA PRIMA
La stessa decorazione.
fari Emiri.
Un Eni. „ XJdiste? Raccogliete
„ I nostri fidi , e cauti difendete
„ La sedizione. Lontano il momento
„ Forse non è del fortunato evento
Gli Emiri si ritirono,
SCENA IL
Felicia, poi Coro d' Emiri.
Fel. Ove incauta m' inoltro !
Chi m'addita il destin del caro bene ?
Misero ! fra catene
Neil' orror d'atro carcere , diviso
Da quanto ha più caro
Ei gemerà , piangerà forse: e un solo
Di quei sospir , di pianto
Una stilla ? un pensiero
Non sarà per Felicia \ Sventurata !
Ed io pur l'amo ancora: per salvarlo
Tutto oso cimenta : i giorni miei
Per l'amato infedel % lieta darei
Ah ! eh' io l'adoro ancor
Scordar noi so :
Ei vive in questo cor
Che ognor l'amò.
E vittima d'amore
Sempre penar dovrà
Questo mio cor così ,
Senza trovar pietà.
Coro A questa reggia , stranici' che vuoi ?
Periglio corrono i giorni tuoi
Và : d' Aladino fuggi al rigore
■A
ATTO
Fel. Ah del Sol da no al pie vorrei
Pel mio germano cercar pietà.
Coro Salvo Elmireuo dunque tu brami
Pel. Voi non sapete quanto eli9 io l'ami
Coro Tu lo potrai salvare ancora
Fel. Spiegali ornai , favella imponi
Coro I tuoi compagni cauto disponi
Nostri disegni a secondar ,
E lo potrai forse salvar.
Fel. Come dolce a lusingarmi
Bella speme torni al Gore !
Si dilegua il mio timore
E incomincia a respirar.
Pur che viva il caro bene
Tutto tutto si cimenti
E felice un di rammenti
Quanto oh Dio ! lo seppi amar !
Coro Se perigli non paventi
Di salvarlo puoi sperar.
SCENA III.
Palmide con Mirva.
Pai. „ Quali eventi funesti, e quale scampo
„ Avranno i mali miei
„ Elmireno ove sei ? E tu potesti
Ingannarmi così ? Cielo pietoso
„ Rendi un padre al mio figlio, e a me lo sposo;
„ Ma ciel s'ei mai perì ? se il genitore
„ L'immolò al suo furore , s'io lo perdei
„ Per chi vivere ornai.
SCENA IV.
Aladino osservando , e detti , poi Coro.
Stia. ( „ Che vedo f )
Pai. Oh figlio mio
Ala. „ Tno figlio ! Mora. avventandosi*
Pai. „ Oh Dio !...
„ Ferma ... Padre!... non sai...
ylla. Parla , un' accento ornai ...
SECONDO
/
O il mio giusto furor su le, su lui ...
Quel sangue ...
Pai. È di quelP'Elmireno...
Ala. Perfido !
Pai. Eppur tu Tarn avi. Degno
Della man di tua figlia \ del tuo regno
A me l'offristi : ed io
Già l'adorava. Amore
Pervenne i voti tuoi\
Or se vendetta vuoi ,
Se vuoi punire un infelice affetto ,
Sfogati nel mio sangue , eccoti il petto :
D'una madre sventurata
Vibra ornai quel ferro al seno.
Su me sola sfoga almeno,
Cor feroce , il tuo furor.
Falmide che osserva te/nozione ^'Aladino pren-
de Misva, e presentala ad Aladino jieW azio-
ne la più commovente.
Deh mira l'Angelo
Dell' innocenza
A te sorridere
Nel suo candor !
Le braccia stendeti ,
Chiede clemenza
Per l'infelice
Sua genitrice ,
Perdo n al misero
Suo genitor.
Coro A'suoi preghi , a'pianti suoi
Deh si calmi il tuo furor.
Al ad ino cedendo , e con affezione.
Ala. Come si può resistere ?
Venite a questo seno :
Pai. Stringi il mio figlio !.., Oh giubbilo !
Ah dell' affanno il palpito
Tutto in piacer cangiò:
E dove ? ov' è Elmireno ?
Ala. Tosto Adriano inviami : ad un Emiro
Attendi qui lo sposo.
Pai. Le sue catene a sciogliere
Io stessa volerò
26
ATTO
Come repente il giubbilo
La pena tua rancio.
Con qual gioja le catene
Del mio ben ... io scioglierò !
Altri lacci \ più soavi ,
Casti abbracci io recberò.
Al mio petto ... ( Qual diletto ! )
Sposo , e figlio stringerò.
A si caro, e bel mo-nento
Di contento morirò parte con Mirva, e seguito
SCENA V.
Parte remota presso il Nilo.
Da un lato l'Ospizio de' Cavalieri , e piccolo
attiguo tempio.
Coro di Emiri avanzandosi guardinghi.
Coro Nel silenzio fra Porror
Circondiamo il traditor
I disegni di reo cor ,
Che n'andiamo ad impedire.
Ebro d'amor
Qui in sicurtà
Con Palmide verrà.
Si assalirà ,
Si arresterà.
Osmino allor
Esulterà.
Del suo rivai piante
Trionferà, si vanno nasco dendo fra le
SCENA VI.
Armando con Palmide, e Mirva.
Pai. Dove mi guidi tu? „
Ann. Ti senti il core
D'alto sforzo capace?
Pronto a gran sacrifizio? ...
Pai. teneramente. E forse tutto
Non ti sagrificai? Parla, ebe resta?
Coro
Pai.
SECONDO
27
Arm. Far palese ornai
A mio Zio, ai Cavalieri il nostro nodo,
La tua novella fede.
Pai. timida. E il padre mio!
Arni. Fuggir, e tutto già apprestai.
Pai. Fuggirlo!
E come? dove? Oli Dio! ...
Fuggire al suo dolore,
A' miei rimorsi! a' giusto suo furore...
A una maledizion ! 3
Arni. In sen del nostro
Possente Nume... Forza a lui domanda,
E l'otterrai ...
Pai. Ma ... Or tremo
D'esserne indegna... e fremo... In questo corei
Forza non ho... Mio padre...
Arni. Tu sei già moglie, e madre. Lascerai
E sposo , e foglio ...
Pai. deliberata. Chel lasciarvi? Ali! mai...
Arni. Ebben. Vieni. Al recinto
De' nostri Cavalier... Se n'apre appunto
La veneranda soglia..-
Ei stesso... Ecco l'istante.
SCENA VII.
Adriano, Felicia, Cavalieri dal Tempio, e detti*
Pai. Cielo?
Arni, verso Adriano. Signor! ...
A dr. fiero. Ed osi ...
Fel. verso Pai. Amica.
Pai. ad Adr. Arresta.
Fel Odili.
Pai. Deh! Signor...
Pel. A lor pietoso...
Adr. E tu implori per lor?... a Fel.
Pai. Calmati. Rendi
A lui l'amor, e con lui n'ama. Apprendi
Ch'io son credente.
Adr. Ciel! fia ver? sorpresa, e gioja
Arni. Da un lustro
Ella abbracciò in segreto il nostro culto,
E divenne mia sposa.
ATTO
Adr. Io morirei
Dunque felice ancora ?
FeL In te dunque una suora
Io troverò?
Adr. Compi ora l'opra, e giura
Sulla tua nuova fè, giura a quel Dio
Che t'ispirò, d'abbandonar un empio
A lui nemico suol , ove a credente
Rimaner più non lice*
PaL Ma vi lascio mio p.T Jre ... ed infelice
10 lo lascio.
Adr. Il tuo Dio prima. Decidi.
FeL 11 tuo Sposo, il tuo figlio!...
Ann. ( Oh cor sublime! )
Pai. Il mio sposo! il mio figlio!... E quale sposa...
Qual madre potrà mai
Resistere , esitar ?
Adr. Già s'apre il cielo
Per udire i tuoi voti... i giuri tuoi ...
PaL Io tutto giuro ... Adoro
11 nostro Nume.
. Adr. Ed io per voi l'imploro.
Armando e Palmide s' inginocchiano. Adriano po-
sa le sue mani sulle lor teste. Fjslicia è coni-
mossa.
O Cielo clemente,
Che in seno mi leggi,
Il voto innocente
Accogli , proteggi :
T'adora, t'implora
Natura , ed amor.
Quel nodo , quei giuri ,
Deh ! tu benedici :
Tu rendi felici ,
Consacra , o Signor.
T' adora , t' i m pi or a
Natura, ed amor.
SECONDO
SCENA Vili.
Aladinò, Osmino, Emiri , Guardie ,
e i precedenti.
Ala. avanzandosi. Che miro ! oh cielo
Pjj;m Oh istante?
Ala. Palmide? ... Tu? ...
Pai. Oh periglio!
Adr. dignitoso. Palmide, unita al figlio,
Al Nume del suo sposo
I loro voti han porto ,
Già n'abbracciar la fè :
Ala. a Pai. E chi potè, spergiura...
Pai. Il cielo ... amor ... natura ...
Ala. ad Adr. Tu fosti , o seduttore ...
Arm. Primo di nobil'alrna,
E sacro vanto è amore:
Così serbarlo a un figlio
Doveva un genitor.
Fel. Deh? scusa in esso amore...
Ala. Tutto tradì l'ingrato.
Troppo abusate , o perfidi ,
Del debole mio core ...
Pai. Padre!...
Ala. Ti scosta. Involati,
Indegna, a' sguardi miei.
A tutti voi la morte
Riserba il mio furore.
Pai. Ah ! nò...
Adr. Tiranno!...
Arni. Fel. Ah! pria!...
Adr. Pensa ...
Arm. Fel. Paventa...
Pai. Calmati!...
Ala. Chiuso a pietade ho il cor.
Coro Ah! nò, Signor, non cedere t
Punisci , annienta i perfidi:
Su gli empj piombi il fulmine
Del giusto tuo furor.
3o
ATTO
Palmide
Ah! questo è 1* ultimo
Crudele addio.
Ti deggio perdere
Dolce amor mio :
Ma teco Palmide
Morir saprà.
Cosi la vita
Orror mi fa.
Felicia
Per me non palpito
In tal momento:
Per lor quest'anima
Gemere io sento:
Piango a sì barbara
Fatalità.
E consolarti
Il Ciel saprà.
a hj
LRMAJfDO
Adr.
Frena le lagrime ,
Mio dolce amore.
Vivi a quel tenero
Pegno di amore...
Cedi a una barbara
Fatalità.
E consolarti
m 11 Ciel saprà.
Adriano
Sfogati, o barbaro,
Appaga il core.
Tutto puoi struggere
Nel tuo furore:
Ma a te quest'anima
Mai cederà.
11 tuo furore
Sfidar saprà.
Aladino
Mirate esempio
Del mio furore
Tremate, o perfidi ,
Nel vostro core
Paga quest'anima
Altìn sarà.
I traditori
Punir saprà-
SCENA IX.
Adriano, Cavalieri, e Guardie.
Tutto è finito ! ancor per pochi istanti
Poi morte! Ebben si mora!
Non mi è grave il morir , gemo soltanto
A veder spento il fior di tanti prodi
Giovani illustri Eroi
Belle speranze della patria, e il mio
Dolce nipote... oh Dio! di pianto io sento
Umido il ciglio , intenerito il core ;
Cede natura al giusto suo dolore :
SECONDO
Che ogni debole affetto
In petto taccia ornai!
À mìei compagni in questi
Momenti estremi a illustre morte sia
Esempio , e guida la costanza mia
Cavalieri!
Alcuni Cavalieri Adriano!
Altri Gran Maestro!
Altri Signori
Adr. Il Cielo ancora
Pria di morte ci riunisce 7 al Cielo
Alziam le menti e il cor degni di voi:
Intrepidi , devoti
Prepariamci a morir ; gli estremi voti
Porgansi al Nume ed intoniamo intanto
Il sacro della morte ultimo canto
Adriano e Coro,
Suona funerea = L'ora di morte
Dell' uom la sorte = Si compie già
Fra auguste tenebre = Incomprensibile
All' uom presentasi = L'Eternità
Speriamo in te Signore
De'figli tuoi pietà
SCENA X.
Aladino con seguito e detti.
Ala* Guidati sian que' perfidi
Osmino al lor supplizio :
Sia la lor morte esempio
Tremendo ai traditor , a paventare
Apprendano gl'infidi
I miei furori: le vostre spade a noi
Cedete ornai •
Adr. e Coro Le nostre spade a voi!
Adr. L'acciar della fede
A' prodi si chiede
Noi ceder! e osate!...
Superbi! e sperate!
Ah come lasciarlo
Ne freme il mio cor!
Se vano è il valor!
32
ATTO
A mano infedele
L'acciar dell'onore!
Che angoscia crudele
Che smania che orrore.»»
Ma un raggio celeste
M'ispira, m'accende
Il Cielo difende
Di Rodi l'onor.
Coro Qual raggio ec.
Adi\ Cavalieri, ail'ore estreme
Trionfiamo ancora insieme
Cavalieri! me imitate!
Cava la spada , e la spezza. I Cavalieri fan-
no lo stesso.
Ecco i nostri acciari a voi!
Gettano le spade. Si ode da lontano suono di
trombe.
Ala* Udite son queste
Le trombe funeste
Che segnano l'ore
Del vostro morir.
Repressi vedremo
Quel fasto , P ardir parte
Adi\ In faccia alla morte
Un anima forte
Del vostro furore
Trionfa così.
La gloria celeste
Compagni ne attende
Allori immortali
Ci stende la fè
Trionfo più degno
Più grande non v'è
Coro In faccia alla morte ec.
SECONDO
33
SCENA XL
Un Emiro , e Guardie conducono Armando
poi Felicia , in fine Emiri.
Arm. ii Oh tu divina fè de' padri miei
„ Sacro onor tu che sei guida agli Eroi
Deh reggetemi voi. Fiero è il cimento
„ Terribile il momento ! O sposa mia
„ Di te che sarà mai
Fel. Armando
Arm. E tu per me
Adr. Morte s'avanza
Abbracciatemi : ardir , fede , costana.
Gli Emiri si accostano a Cavalieri con aria
di mistero.
Saraceni Coro Cavalieri
Udite or alto arcano... Con noi qaal alto arcano ?...
Fian salvi i vostri dì. Fian salvi i nostri dì !...
Arride già il destino... E qual per noi destino?
Cadrà chi ne avvilì. Cadrà chi n'avvili?
Vendetta avremo ancor. Vendetta avremo ancor?
Cadrà Aladino. Cadrà Àladino?
Tenete or questi brandi, Voi ci porgete i brandi
Celateli per or. Li celerem per or.
Non manchi l'alta impresa Non mancherà l'impresa
Mai di lui schiavi ancor... Mai di lui schiavi ancor...
Fi puniria l'offesa... Ei punirà V offesa...
Di noi qual scempio allor! Dei rei qual scempio allor
Ah pria che tale orror Ah pria che tale orror
L'indegno pera. L'indegno pera.
Or dividiamoci = L' istante attendasi
Valor furore... — Morte... terrore...
Ardir , silenzio = E fedeltà.
Un Emiro Primiero sul tiranno
„ Io piomberò.
Arm. Quest' armi puniranno
„ I traditor.
Fel. Pria di morire almeno
„ Potrò ancora difenderti.
Coro Egli viene.
/
SCENA ULTIMA
A ladino, Palmide, Emiri, e i precedenti.
Arni. „ Palmide
Pai. Sposo
Ala. n Arresta
Cavalieri un istante ancor vi resta
Cedete
A dr . e Cav. Morte , e gloria
Superbi ! ingrati il vostro
Destin compiasi ornai.
„ Muojano Osmin ...
Coro Tu cadi intanto e mori
Osm. alla testa degli Emiri si avventa contro
Ala. Ann. cava la spada , e sì pone al di
lui fianco.
Arm. Ah che fate alme indegne ! un Re tradito
Amici, si difenda,
E il suo dover da me ciascuno apprenda.
/ Cavalieri snudano le spade , in difesa d'Ahk-
DINO.
Ala. „ Come! e potesti ?... Oh! esempio
J, Della virtù più rara.
A dr. „ Come ci vendichiam da Armando impara.
Pai. Ravvisa qual alma Racchiudali gli eroi ,
E nega, se puoi = Clemenza, pietà.
Superbo d'amarlo = Chi mai non sarà?
quasi piangente
Arm. Disarmi il tuo sdegno = Si barbara pena
O nuova catena = Prepara al mio pie,
Che viva, s'io moro = possibil non è.
accenna Palmide
ai II tenero affetto = Nell'alma ristretto
Tu stesso destasti = Tu stesso bramasti
Strapparlo, domarlo = Non posso, non sò.
Coro ylrm. Fel.{ Se in petto non serba = un core di smalto
A un simile assalto = Resister non può.)
Ala. Venite al mio seno = Miei figli diletti.
Il legno si affretti ~ Le vele sciogliete
ad Adriano e Cavalieri
SECONDO ó»
Tranquilli vivete = Vi assista l'amor
a Palmide e Armando
Ma un padre vi resti = Impresso nel cor
Tutti Momenti son questi — Soavi felici
Degli astri nemici — cessato è il rigor.
Pai. Dunque ...
Ann. Si parta ...
Ala. Miei figli addio
Alle mie braccia = Venite ancora li abbraccia
a 2 Da questo istante = Fino a quelP ora ,
Che la mia vita dovrà troncar :
Delle nostre anime — un* alma sola
Costante vincolo = Saprò formar.
Aladino commosso li abbraccia di nuovo e parte*
Pai. A te vicina ...
Ann. Accanto a te ...
a i Chi più felice
Sarà di me !
Pai. No, non può intendersi
Quello eh' io sento.
Arni, Chi mai può esprimere
Il mio contento ?
a 2 Angusta l'anima
A tanto giubilo
Atta a comprenderlo
Or più non è.
Coro Vi sian propizie
Le amiche stelle:
Alme sì belle
Protegga amore ,
E guidi onore
Il nostro piò.
Fine del Melo-Dramma.
IMPRIMATUR
Fr. A. V. Modena S. P. A. M. S.
IMPRIMATUR
A. Pialli Arcìnep.Trapez.
Vicesg.